Il metodo Feuerstein, prende il nome da colui che lo ha fondato: Reuven Feuerstein, psicopedagogista isdraelita.

Il prof. Reuven Feuerstein

Il Prof. Reuven Feuerstein nasce in Romania nel 1921 e durante la seconda Guerra Mondiale viene internato in un campo di concentramento da cui fugge raggiungendo Israele. Qui si occupa di bambini traumatizzati dall’esperienza dei campi di concentramento e erano arrivati in Israele con gravi difficoltà di apprendimento. Diventa docente di psicologia all’Università di Tel Aviv e professore associato alla Vanderbilt University di Nashville.

Nel 1992 fonda a Gerusalemme l’ICELP – International Center for Enhancement of Learning Potential (Centro per lo Sviluppo del Potenziale di Apprendimento), oggi nominato Feuerstein Institute.

Il centro si occupa di formazione, ricerca e riabilitazione cognitiva, ed è un punto di riferimento per le famiglie che hanno necessità di supporto nello sviluppo cognitivo dei figli e per la ricerca scientifica internazionale. Molte università si associano al Feuerstein Institute, numerose sono le persone che vi seguono corsi di formazione e oggi, in tutto il mondo, migliaia di bambini seguono corsi di potenziamento cognitivo con il Metodo Feuerstein.
Il prof. Feuerstein si è spento a Gerusalemme il 29 aprile 2014.

A chi è rivolto

Il metodo Feuerstein si rivolge a persone di qualunque età; che siano soggetti con problematiche cognitive o meno, adulti o bambini.
Esso si compone di due diversi Programmi di Arricchimento Strumentale (PAS): il Pas Basic, adatto a bambini della scuola primaria e agli adulti, che per diversi motivi hanno subito una riduzione della funzionalità cognitiva.
Il Pas Standard invece, è adatto da bambini dai 10 anni fino alla terza/quarta età.

Il metodo Feuerstein

Reuven Feuerstein, riprese gli studi di Vygotskij e la teoria dello sviluppo prossimale facendone il punto di partenza per i suoi studi.

Nel modello di arricchimento strumentale ha focalizzato due concetti chiave: la modificabilità cognitiva strumentale, che permane nel tempo, e il modello: esperienza di apprendimento mediato che introduce la figura del “mediatore” la cui presenza ha lo scopo di diventare sempre più marginale.

Questo metodo dà grande importanza all’apprendimento affettivo-emozionale: diversi strumenti presenti nel suo programma sono dirette ad aiutare lo sviluppo del giovane rispetto ad esperienze affettive ed emozionali e questo perchè Feuerstein ritiene non solo che la cognizione generi emozioni, ma anche che le emozioni portino alla cognizione. Quando mettiamo in atto operazioni cognitive, i fattori emozionali sono la forza energetica che guida il nostro comportamento.

Egli ha creato un programma di arricchimento strumentale che si serve di materiale esclusivamente cartaceo. È costituito da strumenti che promuovono l’arricchimento del funzionamento cognitivo e sviluppano le funzioni cognitive emergenti.

La tecnica che viene utilizzata in questo metodo è quella della Mediazione. L’operatore diventando mediatore agisce in modo tale che tutte le informazioni diventino conoscenze. Questo significa offrire la possibilità di imparare, organizzare e strutturare le informazioni ricevute dall’ambiente e, di conseguenza, la possibilità di rendersi autonomi nell’apprendimento e di adattarsi, con flessibilità, a tutte le situazioni nuove.

Gli obiettivi di questo metodo

Gli obiettivi di questo metodo sono:

  • promuovere l’arricchimento del funzionamento cognitivo
  • sviluppare le funzioni cognitive emergenti
  • costruire un universo di contenuti di base sconosciuti ai bambini piccoli
  • prevenire disfunzioni cognitive e allontanare i fattori di rischio che possono condurre a difficoltà di apprendimento

L’obiettivo principe è promuovere il cambiamento e si basa sul presupposto che bisogna adottare un approccio attivo all’apprendimento e allo sviluppo.
La finalità principale è modificare l’individuo in maniera durevole, in modo tale che l’esposizione a stimoli ricchi e variati lo renda capace di rispondere attivamente, aumentando soprattutto la sua capacità ad anticipare l’azione.

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